In viaggio per lavoro: oltre 650km in un giorno con Kia e-Niro

by maurizio
14 minuti
In viaggio per lavoro: oltre 650km in un giorno con Kia e-Niro

E' un da un po' di tempo che non scrivo niente riguardo alla mia Kia e-Niro, non perché non la stia usando, quanto perché la mia routine quotidiana è completamente priva di eventi significativi. L'auto elettrica che guido da oltre un anno si è perfettamente integrata nella vita della famiglia: mi porta ogni giorno al lavoro sia in ufficio, a pochi km da casa, sia dai clienti o i fornitori con un range di percorrenza giornaliera che va  dai 10km ai 120km.

In pratica nelle settimane più tranquille mi limito a ricaricare nel fine settimana, cercando di approfittare del sole per sfruttare al meglio i pannelli fotovoltaici, mentre se faccio qualche spostamento più lungo, ricarico di notte alla tariffa migliore (ho un contratto con tariffa bioraria).

In tutto questo noioso tran-tran, finalmente venerdì scorso si è inserito un elemento di novità: un viaggio di lavoro a Vimercate e poi Milano con rientro in serata, per un totale stimato di poco più di 650km in un giorno.

Vediamo com'è andata.

Pianificare il viaggio

La distanza tra casa mia e Vimercate è di circa 320km, mantenendo una velocità moderata e evitando di esagerare con il riscaldamento dell'abitacolo, potrei forse arrivarci senza fare soste di ricarica, ma preferisco non azzardare e programmare il viaggio con A Better Route Planner (ABRP).

ABRP mi suggerisce di fare ben soste di ricarica di circa 18 minuti l'una, e onestamente fare due soste sarebbe più opportuno per riposarsi dalla guida e approfittare per fare due passi, ma visto che le colonnine di ricarica normalmente non si trovano direttamente in autostrada ed è necessario uscire e perdere minuti preziosi nel cercarle, preferisco pianificare una sola sosta.

Quindi riprogrammo ABRP per una singola sosta intermedia nei presi di Parma, al centro commerciale Euro Torri dove c'è una colonnina HPC di BeCharge. ABRP mi suggerisce una sosta di ricarica di 26 minuti.

Con questo percorso dovrei arrivare a Vimercate i circa 3 ore e 38 minuti, mentre Google Maps mi dice che in auto ci vogliono circa 3 ore e 20 minuti, quindi la differenza teorica sarebbe solo di 18 minuti a sfavore dell'auto elettrica.

Dato che il mio primo appuntamento è alle 10.30, pianifico di partire al massimo alle 6.45 giusto per avere un po' di margine.

Per quanto riguarda il ritorno invece non faccio piani, dipenderà da come evolve la giornata.

Da Prato a Vimercate

Venerdì mattina, alle 6:40 sono in auto pronto a partire. Imposto subito il navigatore verso il punto di ricarica a Parma e parto con il 100% di batteria. Il tempo minaccia pioggia e la temperatura è poco sotto i 10 gradi. Per fortuna mi sono ricordato di accendere il riscaldamento dell'abitacolo mentre facevo colazione e l'auto era ancora collegata alla ricarica, così posso partire con l'abitacolo caldo ed evito di consumare preziosi chilowattora per stemperare l'ambiente. Il viaggio però è lungo e devo comunque tenere il riscaldamento acceso, impostato sui 19 gradi.

Guidare la Kia e-Niro in autostrada è sempre un gran piacere: procede fluida come se volasse e grazie al cruise control adattivo e al mantenimento automatico di corsia non si dura alcuna fatica. Anzi, il problema è che si rischia di distrarsi o di fidarsi troppo degli automatismi. 

Continuo a guidare con un'andatura tranquilla, ma nel rispetto dei limiti e del traffico, fino a all'uscita di Parma e arrivo al punto di ricarica prefissato alle 8.30 precise con un consumo medio di 5,6km per kWh, un po' più alto rispetto alle medie che riesco a tenere in città, ma occorre anche considerare le temperature basse che rendono meno efficiente la batteria, la necessità di tenere il riscaldamento acceso e il fatto che ho tenuto una velocità non più bassa del normale.

In ogni caso arrivo alla colonnina con circa il 52% di carica dopo aver percorso circa 185km di autostrada ad una velocità media di 106km/h. Dell'energia utilizzata, il 94% è stato speso per la trazione, il 4% per la climatizzazione dell'abitacolo e il restante 2% per l'elettronica di bordo e la fanaleria.

La colonnina di BeCharge può erogare fino a 75kW, la attivo con la tessera Nextcharge ma vedo che non eroga più di 54kW. Non so se dipende dalla temperatura della batteria (intorno ai 17 gradi) o dalla percentuale di carica della stessa.

E' la prima volta che ricarico ad una colonnina Be Charge e devo dire che ho avuto in generale un'ottima impressione. Il design della colonnina è semplice ma accattivante, ben diverso da quello in stile "armadio metallico" delle Enel X e anche l'interfaccia utente è molto curata, sia nelle informazioni tecniche che fornisce, sia per le istruzioni molto chiare che guidano l'utente durante l'avvio della ricarica. Qui sotto vi riporto un'immagine del display della colonnina durante la ricarica. 

Dall'immagine vediamo che il tempo stimato per ricaricare dal 52% all'80%, circa 18kWh, è di 33 minuti, maggiore di quello che avevo pianificato. Questo dipende dalla velocità di ricarica che invece di raggiungere i 75kW, massimo supportato dalla colonnina, viene limitata a 53,6kW, probabilmente, come ho già scritto sopra, a causa della temperatura bassa.

Per fortuna sono un po' in anticipo per cui decido di fare due passi verso il centro commerciale, che purtroppo è ancora chiuso (credo apra alle 9.00). Per fortuna il bar è aperto e ne approfitto per fare una seconda colazione, in puro stile Hobbit.

Dopo brioche e caffé, e dopo aver fatto due passi tanto per sgranchire un po' le gambe, rientro in auto per verificare la situazione della ricarica. Sono ormai le 9 e mi aspetto di trovare il livello di ricarica all'80%, invece è ancora al 78% perché nel frattempo la velocità di ricarica è scesa a 23kW.

Poco male, ormai ho chilowattora sufficienti ad arrivare a Vimercate con un ampio margine e quindi concludo la ricarica e riparto. La durata totale della sosta è stata di 33 minuti (dalle 8:31 alle 9:04), solo 8 minuti in più rispetto a quanto pianificato.

Il resto del viaggio procede senza particolari eventi, e arrivo a destinazione a Vimercate perfettamente in orario: alle 10:35 sono parcheggiato davanti alla sede dell'azienda dove mi stanno aspettando.

Ho percorso in totale 323,6km con un consumo medio di 5,2km/kWh con 3 ore e 22 minuti di guida e 33 minuti di sosta per la ricarica.

Da Vimercate a Milano

La mattinata passa in fretta e si conclude con un pranzo veloce. Nel primo pomeriggio da Vimercate mi sposto a Milano dove ho un altro appuntamento vicino al centro. Per fortuna a Milano ci sono tantissime colonnine di ricarica e i mezzi pubblici funzionano bene, per cui trovo una colonnina "lenta" dalle parti di Corso 22 Marzo, lascio l'auto in ricarica e mi muovo con altri mezzi verso il mio appuntamento. 

Stavolta la colonnina è una AC di Enel X e posso ricaricaricare al massimo a 11kW. Meglio, così posso andare e tornare dal mio appuntamento con calma.

Al mio ritorno l'auto ha incamerato circa 31kWh e la batteria è al 75%. Sono le 17:15 e finalmente posso ripartire verso casa. 

Per il viaggio di ritorno non ho fatto programmi per cui decido d'istinto di tornare a caricare al centro commerciale Euro Torri di Parma (squadra che vince non si cambia!). Imposto il navigatore e via...con calma, perché questa è l'ora di punta e quindi per uscire dalla città devo affrontare un po' di traffico.

Il rientro a casa

Dopo circa un'ora e mezzo arrivo di nuovo alla colonnina Be Charge che ho usato la mattina, stavolta con il 45% di batteria. La mia idea era quella di cenare da qualche parte nel centro commerciale ma in realtà è presto, sono solo le 18:50, quindi mentre attendo che il livello di carica salga ne approfitto per fare qualche telefonata e per fare un giro nel centro commerciale, che adesso è aperto. Nel frattempo la fida Kia e-Niro fa il pieno di chilowattora.

Anche stavolta la potenza di ricarica segue quanto già visto la mattina: inizia a caricare con una potenza di 54kW per poi rallentare dopo il raggiungimento del 75% di batteria fino a 23kW, per cui dopo 36 minuti il livello di ricarica è "solo" all'81%, avendo incamerato circa 23kWh (anche se la colonnina dichiara di averne erogati 27,64).

Durante il "tempo morto" della ricarica avrei anche potuto mangiare qualcosa, ma non avendo fame ho preferito rimandare la cena a dopo l'arrivo a casa.

Riparto quindi dopo 36 minuti con l'81% di batteria carica.

Il resto del viaggio verso casa procede tranquillo e grazie agli ADAS di cui è dotata la e-Niro, duro molta meno fatica di quanto mi aspettassi. Alle 21:35 sono finalmente parcheggiato nel mio garage con l'auto che dichiara il 34% di energia residua.

Considerazioni su consumi e costi

Una bella "gita" come questa consente di fare qualche considerazione interessante sui costi apparenti e reali della mobilità elettrica. Per farlo ho preparato una tabella di riepilogo annotando, per ogni ricarica effettuata, i dati significativi, quali le percentuali di carica della batteria all'arrivo e alla ripartenza, che consentono anche di stimare la quantità di energia effettivamente ricaricata, i kWh pagati "alla colonnina".

Il primo dato evidente è lo scarto che va dal 20% al 27% (!) tra i kWh che si pagano e quelli che vanno effettivamente a finire nella batteria. Questo scarto è dovuto alle dispersioni che necessariamente si verificano durante il processo di ricarica e che sono accentuate dalle basse temperature (mi aspetto che nella stagione più calda siano inferiori). Normalmente si stimano queste dispersioni intorno al 20% e a quanto posso vedere dai dati sopra riportati, la stima sembra veritiera se non addirittura ottimista.

Passando invece alla quantificazione dei costi, per effettuare questo viaggio ho speso 40.82€, più l'equivalente in euro dell'energia che avevo nella batteria quando sono partito, meno quella residua quando sono tornato, cioè 100% - 34% = 66% della batteria, equivalenti a 66% x 64kWh = 42,24kWh. Aumentiamo questa quantità del 20% per tenere conto delle dispersioni e otteniamo 58,7kWh, che non so con certezza quanto pagherò nella prossima bolletta, ma se li valorizzo ai 13 centesimi di Euro del valore medio al kWh pagato nell'ultima bolletta (ho un contratto a prezzi bloccati e per adesso non sto ancora subendo l'effetto dei rincari) fanno 6,59 Euro.

Per cui ho speso un totale di 48,82+6.59 = 47,41 Euro per percorrere 653Km, per un costo al km di circa 7,3 centesimi di Euro (quindi 7,3 Euro ogni 100km). 

L'altro dato interessante riguarda la distribuzione dei consumi: come si può rilevare dall'apposita pagina delle statistiche dei consumi dell'App Kia Connect, che vi riporto nell'immagine qui sotto, nonostante la giornata fosse abbastanza fredda e abbia quindi tenuto acceso il riscaldamento praticamente sempre, il controllo del clima ha inciso globalmente per circa il 2% dei consumi, in pratica quanto il resto dell'elettronica di bordo, fari inclusi. Si tratta di una quantità di energia quasi irrilevante, che sicuramente non va a inficiare l'efficienza di Kia e-Niro. 

Occorre peraltro notare che la mia e-Niro è il modello MY20, dotata quindi di riscaldamento a resistenze, meno efficiente dei modelli dotati di pompa di calore. Se ne deduce che per temperature che raramente vanno sotto zero come abbiamo in gran parte d'Italia, la pompa di calore è un accessorio di cui si può tranquillamente fare a meno.

Considerazioni finali

Alla fine di questa lunga giornata di viaggio quali conclusioni possiamo trarre? 

In primo luogo devo dire che Kia e-Niro passa a pieni voti questo esame per quanto riguarda il comfort e il feeling di guida. In nessun momento del viaggio ho percepito qualche tipo di inadeguatezza del veicolo. Al contrario ho sempre avuto l'impressione che l'auto "divorasse" la strada, senza fatica e con la massima stabilità e sicurezza. L'incredibile dinamica e fluidità del motore elettrico, uniti alla stabilità di Kia e-Niro, in buona parte dovuta al baricentro abbassato dal peso della batteria sotto il pianale, permettono di viaggiare con la massima tranquillità, senza rinunciare ad esprimere un po' di velocità  quando ce n'è bisogno, ad esempio in caso di sorpasso.

Non posso però far finta che non vi siano problemi. I tempi di rifornimento sono decisamente lunghi e dover uscire dall'autostrada per cercare le colonnine dove ricaricare fa perdere minuti preziosi, che quando ci si muove per lavoro si risparmierebbero volentieri. 

E' evidente però che questo non dipenda dall'auto in se' ma dalla inadeguatezza della rete di ricarica. Si dice che in Italia ci siano solamente circa 15mila colonnine di ricarica contro le oltre 45mila presenti in Germania.

Se ci fosse stata più abbondanza di punti di ricarica in autostrada, invece di fare una sola sosta lunga, avrei optato per fare due soste brevi e avrei decisamente ottimizzato i tempi e aumentato il livello del mio comfort personale sgranchendomi le gamne due volte in due brevi soste invece che in una lunga (e noiosa) sosta di oltre 30 minuti.

In conclusione siamo alle solite: le auto elettriche sono ottime, quello che ancora è insufficiente è la rete di ricarica. 

Sperando quindi che si sbrighino a installare le tanto promesse colonnine sulle maggiori autostrade italiane, vi saluto.

Al prossimo viaggio! :-)

Duccio
Consumi
Written by Duccio on Febbraio 11, 2022

Ciao, interessante come sempre, ma un dubbio, rallentando un po' si arriverebbe più tardi ma forse si recupererebbe in minor tempo alla colonnina e minore spesa? Grazie

maurizio Admin
Written by maurizio on Febbraio 13, 2022

Penso proprio di si, bisognerebbe magari fare qualche prova. Va anche detto che dopo una vita passata a percorrere l'autostrada a 120/130km/h è difficile rallentare a 100km/h. Sembra di stare fermi!